Marco 50&50
Ti mettevi in porta, al Parco Lambro, fra un albero e l'altro, io correvo e calciavo la palla fino all'ultimo respiro, poi mettevo la mia mano nella tua e tornavamo a casa.
Ti mettevi in porta, al Parco Lambro, fra un albero e l'altro, io correvo e calciavo la palla fino all'ultimo respiro, poi mettevo la mia mano nella tua e tornavamo a casa.
Il parco da qui è vicinissimo ma nessuno sta giocando, non si sente alcun rumore se non quello inquietante del silenzio, la centodieci è in fondo al corridoio a sinistra, la porta è socchiusa, entro, metto la mia mano sulla tua e comincio a piangere, fino all'ultimo respiro, un soffio.
Sergio, sul retro della foto avevi scritto, "Maria, mi manchi tanto" non me l'avevi mai detto, adesso l'hai raggiunta, viaggi con quattro anni di ritardo, ma in fondo cosa sono di fronte all'eternità, un soffio.
M 50&50
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